Pubblicare nell'era elettronica

Per le persone della mia generazione, e anche per quelle della generazione dopo, un libro era fatto di carta, aveva pagine e copertina e, a volte, i risvolti di copertina. Poteva essere un libretto economico o una preziosa edizione rilegata in cuoio, ma era comunque un libro cartaceo.

Adesso abbiamo i libri immateriali, livres numériques, per i francesi, e-books per il resto del mondo. Ombre vaganti nell’empireo del web che, se sapete fare le cose giuste, i “click” giusti, si palesano davanti ai vostri occhi come ectoplasmi. Li potete leggere e anche stampare su carta, come se il fantasma del signore del castello prendesse nuovamente corpo dopo una lunga permanenza tra gli immateriali.

 

Se non volete occupare la memoria del vostro dispositivo elettronico, potete rispedire il vostro libro nel “cloud”, oltretomba magico dal quale può sempre ritornare, riprendendo il suo aspetto di spettro visibile. 

 

Alquanto inquietante; però ho voluto provarci ed è un’esperienza molto interessante. Bisogna ripensare tutte le proprie idee sul “leggere” e sul “possedere”. All’inizio si fa un po’ di fatica, ma alla fine certi vantaggi emergono con tutta evidenza. Provare per credere.

 

L'Individuo B

Per dare un nuovo corso alla sua casa editrice, specializzata in libri sulla pesca, Luca Logan si applica alla valutazione dei molti inediti che gli capitano tra le mani. Mentre L’Amo d’Oro conosce una nuova prosperità e nella vita di Logan brilla sempre più luminoso l’astro della bellissima Ludmila, fra proposte bizzarre ed esilaranti tomi d’improbabile valore letterario, un misterioso manoscritto, inviato a puntate e sotto pseudonimo, cattura e poi inchioda la curiosità dell’editore e della sua arguta assistente Anna. I due attendono con sempre maggiore impazienza l’arrivo dei plichi con i capitoli della storia di Ludovico e della sua perdizione per la sfuggente Ingrid, che via via, fra tormenti d’amore, verità nascoste e pedinamenti, da romanzo sentimentale vira al psicologico e infine si tinge di noir. È in un altro strepitoso racconto che giunge in lettura alla casa editrice che s’insinuano raffinatissime allusioni scientifico-filosofiche alla soluzione del vero mistero, al vero segreto, che Carlo Alfieri, abile incastonatore di romanzi nel romanzo e virtuoso del gioco di specchi fra finzione e realtà, disvela nel sorprendente finale. 


Disponibile sulle principali piattaforme e-book nazionali e internazionali 


Ultimi giorni del corallo buono (e-book)

Sinossi

 

Incastonare storie nelle storie è una tentazione irresistibile per Carlo Alfieri, ma questa volta l’autore va oltre. L’Io narrante è uno sradicato giramondo per lavoro e un inventore di storie per passione. Ne sceglie una, speciale, da raccontare: l’amore fra Anna, conturbante ragazza di buona famiglia, e Jacques, affascinante e sentimentale pilota dell’Air France. Ci spiega la genesi della sua narrazione, il modo in cui dà anima e corpo ai personaggi e i meccanismi con cui costruisce l’intreccio e la trama. E poi ci dà prova di ciò che ne risulta. Il lettore è così testimone dell’affascinante azione artigiana del creatore di storie, nel suo divenire, e, contemporaneamente, viene avvolto dall’arte vivente della stoffa che quell’azione tesse. Come su un telaio. Fuori e dentro il racconto. O viceversa? Perché sul tessuto, infine, appare l’immagine di qualcuno. Non ha un nome, né di sé ha descritto l’aspetto. Eppure lo conosciamo, sentiamo la struggente cautela con cui ha raccontato qualcosa di immenso come un cielo e fragile come un cristallo, e vediamo perfettamente, in trasparenza, i moti disperati della sua anima.

 

Una matura prova d’autore. Un romanzo – sceneggiatura, che trafigge.

 

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Romanzo rosa dipinto di blu (e-book)

Sinossi

 

Per la prima volta nella storia della narrativa, ecco un appassionante romanzo rosa virato all’azzurro, perché a raccontarlo è un uomo. Ormai brizzolato, Carmelo Günther De Santis von Sternberg, avvocato, geniale risolutore di conflitti legali internazionali, ripercorre i suoi primi sessant’anni e le tappe della sua incessante ricerca della Donna.

Carmelo Günther si dibatte fra le consegne genetiche della madre, Stephanie Walpurga von Sternberg, detta Wally, insondabile e caustica, già congiurata antinazista, e del padre, un non meglio precisato De Santis, sciupafemmine partenopeo. Ed è perseguitato dal destino: lui non fa granché per iniziare il gioco dell’amore, lui non cerca le femmine, semplicemente le incontra lungo il cammino. Avrebbe voluto che tutte le strade lo portassero a Deva, ma oltre a lei, delizioso e sconvolgente tormento, di donne ne ha conosciute molte: come Viviane, la glaciale e pragmatica moglie, Dominique, istintiva e spregiudicata bonne vivante, Greta, sfolgorante top model, e Alessandra, che lo ama pazzamente, da lui ricambiata solo con un tenero affetto.

Di tutto ciò cosa resterà? Forse solo la struggente luce del tramonto. Rosazzurro, come quelli romani, indimenticabili.

Un’avvincente storia di educazione sentimentale, per maschi complicati e per femmine che vorrebbero capirli. E viceversa. Pubblico, dunque, decisamente universale. 

 

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La cerimonia delle peonie (e-book)

Flicaberto De Pondis studia i linguaggi, complessa scienza umana, e complesse sono le sue frequentazioni: come le nobili Virgiliana e Amaranta, l’eccentrico ingegner Rave Santi e Marcello Mainardi, maturo avvocato affetto da satirismo. O come Arturo, che quando parla di Clorinda, impossibile passione di gioventù, si esprime in un idioma sconosciuto. Strano? Ma in fondo, non proviamo tutti, quando l’amore è ricambiato, l’ebbrezza di non trovare le parole per descriverlo, e, quando invece non lo è, il tormento di non saperne dire con chiarezza il senso? Emblema di questa ineludibile esperienza umana, e fulcro delle avventure dei protagonisti e dell’amicizia che li unisce, è la complicata relazione fra Marcello e Jenica, bella rumena bisognosa d’amore e di certezze, non solo sentimentali.

 

Un po’ Camera con vista, un po’ Decamerone, shakerando ingredienti cari all’autore - amore, eros, amicizia, culture del mondo - con una sapiente spruzzata di giallo classico, la storia si dipana fra Rio de Janeiro e Milano, fra incantevoli angoli d’Italia e Costa Azzurra, fra Bucarest e Islanda, e fino in Sudafrica. Un caleidoscopico romanzo corale, un giro del mondo che conduce a un finale a sorpresa e a una sorniona allusione: in tutte le cose, e in amore soprattutto, l’importante è capirsi. E semmai sorvolare su certi complessi argomenti. 

 

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Il principio di tutte le cose (cartaceo & e-book)

Il principio di tutte le cose

 

Sinossi

 

Un piccolo insignificante evento, legato a una innocua mania, mette in moto una sequenza di fatti, apparentemente di poco conto, che vanno a mescolarsi ad altri accadimenti della vita quotidiana di Marco Laurendi, il protagonista.

La narrazione si inoltra in una dimensione di mistero, e mentre le due storie sembrano procedere indipendentemente l’una dall’altra, lentamente emerge, sotto gli occhi del lettore, un romanzo inaspettato che nasce, sorprendentemente, dentro il romanzo principale.

Una bellezza misteriosa, un giornalista scientifico che viaggia per il mondo, un amore impossibile, una donna dallo sguardo acuto che vede lontano e implacabili uomini di potere sono gli ingredienti di questo libro che non vi abbandonerà fin quando l’avrete finito.

Attraverso una serie di vorticosi colpi di scena l’intera vicenda si ricompone in una sintesi finale, assolutamente rigorosa e affascinante.

 

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Romanzo d'una storia nata male (cartaceo & e-book)

Romanzo d'una storia nata male

 

Sinossi

 

Una nascita emblematicamente miserabile è illuminata e trasformata "in oro" da un colpo di fortuna mediatico e da un gesto di eroica generosità. Così John W. Lockwood nasce malissimo, ma cresce assai bene. Scuole internazionali, buona società, vita cosmopolita, come si addice a chi si ritrova per padre un ambasciatore americano. Il brillante John cavalca un successo dopo l'altro: la sua prateria è il mondo dell'alta finanza, con i suoi giochi, fin troppo famigerati ai giorni nostri; lo scenario della sua azione è (quasi) l’intero pianeta, principati arabi compresi. E anche l'amore veleggia. Fin troppo. Finché la sua storia diventa una fiaba al rovescio, in cui la principessa bacia il principe e lo trasforma in ranocchio. E non si fa per dire.

Ma il ranocchio John W. Lockwood è uno tosto. Nel suo DNA ci sono la vittoria, non la sconfitta, e una dannata inclinazione a perseguire ciò che è giusto. Lockwood cade e risorge. Combatte e non si arrende. E nel suo percorso di rigenerazione, non solo riformula i valori guida della sua vita, ma va anche e molto al di là di sé stesso: lui, nato misero, saprà calarsi nel profondo delle miserie umane e mostrare come la via per rialzarsi esista anche nel buio più cupo, se la si sa scegliere e magari indicare agli altri. Lui, precipitato dalle stelle di sfolgoranti business finanziari e petroliferi alle stalle di uno scandalo di cui diventa l’impotente pedina, dimostrerà che si possono coniugare genio per gli affari, etica e sentimento.

‘Se non ce la fai più e senti che tutto il mondo è contro di te, mettiti a testa in giù. Se ti viene in mente di fare qualche pazzia, falla’ disse Harpo Marx. Lockwood questo farà: capovolto dal destino, capovolgerà molte cose, dimostrando anche che ognuno, volendo, può cambiare in meglio il mondo.

Un romanzo di formazione e di evoluzione, scritto con brio e con l’inconfondibile cifra di Carlo Alfieri: sense of humor, leggerezza, sguardo curioso sul mondo e sulla dinamica fra classi sociali e culture, azione serrata e gusto per la dialettica umana, con i suoi infiniti registri.

Una storia ottimista, graffiante ma non priva di una sorridente benevolenza, dissacrante e costruttiva, divertente e saggia, folle eppure perfettamente ragionevole.

 

In libreria e disponibile sulle principali piattaforme e-book nazionali e internazionali 

 

Every dog has his day (e-book)

Traduzione in inglese di Romanzo di una storia nata male.

La nemesi moldava (e-book)

La nemesi moldava

 

Sinossi

 

In un building progettato da Kubo, ieratico architetto pazzo, dove sembra dominare una paranoia tranquillamente accettata da tutti, si svolgono le paradossali vicende aziendali di una non meglio identificata corporation e dei suoi dipendenti. Suddivisi in surreali ranghi organizzativi e addetti ad altrettanto surreali mansioni, fuori da lì sembrano privi di vita propria. Ma all’interno del building partecipano ai riti di una comunità bizzarra: migliaia di persone che hanno dedicato la loro vita alla costruzione di un “impero” universale, nato nella mente di un uomo potentissimo, di cui non si osa neppure pronunciare il nome: l’impero multinazionale di Egli.

Ma l’ingegner Paraschiva Crişan, bellissima e portentosamente intelligente, sarà il granellino di sabbia che fa inceppare la fantasmagorica macchina.

Potente metafora del mondo post-industrializzato e globalizzato delle multinazionali, questo romanzo graffia, facendo sorridere, ma anche riflettere, e affonda le unghie dentro più temi, attuali e interconnessi. La patologica autoreferenzialità di chi domina dispoticamente i settori chiave della moderna economia. La difficile posizione della donna nel mondo del lavoro. La via della riconquista della propria libertà e dignità individuale.

 

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Facilis est descensus Averni... la dura vita dello scrittore

Alcune considerazioni sullo scrivere...

Riprendendo il discorso iniziato nella Home Page con la brevissima biografia, vorrei precisare alcuni aspetti non del tutto tradizionali del mio essere scrittore: io sono un chimico e ho passato la vita nell’industria chimica. La scrittura è venuta dopo, quando ho guardato l’orologio e mi sono accorto che si era fatto tardi. Infatti avevo già sessantotto anni. Mi sono detto: perbacco, qui bisogna sbrigarsi, altrimenti la Letteratura non si accorgerà di me nemmeno per sentito dire. Ecco, è così che mi sono deciso a scrivere. Cosa? Beh, ho messo nero su bianco, in forma di romanzo, idee che mi giravano per la testa, senza un programma preciso, senza linee guida né proclami. Però una regoletta me la sono data: se mentre scrivevo mi veniva da sbadigliare, buttavo via la pagina. Voleva dire che ero sulla cattiva strada, perché è un fatto noto che di libri che fanno sbadigliare e sottraggono all’industria farmaceutica grandi quote di mercato di sonniferi (in linguaggio specialistico: ipnoinducenti), ce ne sono in grandissima abbondanza.

 

Così il mio obiettivo è stato ed è divertire, intrigare, interessare, magari divagare qua e là su qualche aspetto culturale, ma sempre con l'impegno di far uscire dalla penna qualcosa dotato di un requisito fondamentale: spingere il lettore a continuare, pagina dopo pagina, "per vedere come va a finire."

 

Non sta a me giudicare se ci sono riuscito. Però affermo di averci provato.